3.29.2006

Overclock e Ottimizzazione ASUS P4C/P4P

Recuperato da Dinox PC
Giusto per chi non conosce il termine specifico, la pratica dell'overclock non è altro che una tecnica per rendere più veloce, quindi più performante, il proprio PC facendo funzionare la scheda madre a velocità superiori di quelle impostate dalla casa costruttrice. Anche sulla la scheda video si può praticare overclocking .

DISCLAIMER: non ci assumiamo nessuna responsabilità per eventuali malfunzionamenti e/o rotture di componenti causate direttamente o indirettamente da quanto potrete leggere in queste pagine!

Se stai leggendo questo articolo probabilmente hai o una scheda ASUS P4C oppure P4P e desideri o pensi di eseguire un overclocking e/o fare un’ottimizzazione delle prestazioni della piastra. Sembrerebbe che molte persone posseggono una di queste schede madri e che, un buon numero di esse, non abbiano esperienza nell’effettuare un overclock, per questa ragione ho compilato una guida completa per principianti e non.

Poiché il peggior nemico del PC è il calore che esso produce, per iniziare bisogna cambiare il dissipatore di calore e la ventola montata sulla CPU, forniti di base, con altri tipi più efficaci e potenti. Se si pensa di eseguire un overclocking spinto verso i massimi livelli si dovrà anche provvedere ad un raffreddamento attivo del Northbridge.

A mio avviso, nei raffreddamenti ad aria il dissipatore per CPU Thermalright XP-90 accoppiato con la ventola Vantec Tornado 92mm e l’uso della pasta termica Arctic Silver 5 è quanto di meglio possa esistere sul mercato.

Per i più esigenti che desiderano ottenere dal PC prestazioni di velocità massima assoluta e, al medesimo tempo vogliono preservarlo a lungo, suggerisco i sistemi della Asetek cioè raffreddamenti ad acqua o, massimo dei massimi, a fase di transizione vaporea.

Tornando ai tradizionali raffreddamenti ad aria per il Northbridge probabilmente il migliore è il Thermalright NB1-C, secondi sono lo Swiftec MCX-159 ed il Thermalright NB1, terzo il Microcool Northpole. Comunque sia occorre sempre ricordarsi di mettere un film di pasta termica anche fra il Northbridge ed il dissipatore.

Per avere un overclocking stabile ed efficace sarebbe bene cambiare l’alimentatore prendendone uno che riesca a fornire almeno 24A sulla linea da 12V oppure uno con 2 linee separate da 12V con almeno 17A ognuna ed in grado di sopportare una potenza massima di 450W. In questo momento Enermax, Antec ed il recente OCZ PowerStream (con linee regolabili) sono probabilmente i migliori disponibili.

Anche una buona memoria RAM aiuterebbe molto. OCZ, Mushkin e Kingston, oltre a diversi altri marchi di qualità sarebbero indicati. Per eseguire un buon overclock bisognerebbe usare moduli Dual Channel e scegliere almeno PC3500. La mia preferenza va al modello OCZ PC3200 Platinum Rev.2 (che permette di raggiungere un FSB di oltre 270MHz con timings molto bassi) oppure OCZ PC3700 Gold Rev.3: entrambe sono reputate prestanti per la pratica di overclocking.

È molto importante avere sempre un Bios aggiornato installato sulla propria scheda madre. A tal proposito una nota interessante per chi possiede un processore Pentium 4 con core Prescott:

  • Sembra che il Bios versione 1015 riconosca Prescott con più bassi moltiplicatori per mezzo dei quali si hanno degli overclock con FSB più elevati.
  • Dalla versione di Bios 1018 alla 1021, i moltiplicatori per CPU Prescott C0 stepping 3.0, 3.2 e 3.4 GHz sono sbloccati e ciò permette di avere un moltiplicatore 14x.
  • Le CPU Pentium 4 con stepping D0 sembrano non possedere questo pregio, anche se circola la voce che il modello 3.4GHz D0 sia sbloccata anche se di questo non ne abbiamo la conferma.

Regolazione del Bios
Per accedere alle regolazioni del Bios occorre avviare il PC e premere immediatamente il tasto DEL o CANC.

Potrebbe succedere che dopo aver eseguito alcune modifiche del Bios lo schermo resti nero ed il PC non parta più: probabilmente alcune delle modifiche apportate sono eccessive. Nessuna paura, si possono ripristinare tutti i parametri originali del CMOS.

Come da manuale d’istruzioni: togliere la corrente, sollevare l’archetto del “jumper” che collega il primo ed il secondo “pin” (nota: il jumper è situato sopra il connettore del Promise ATA 133) e posizionare l’archetto per almeno 5 secondi sul secondo e sul terzo “pin”, cioè su quello che era precedentemente scoperto, rimettere l‘archetto nella posizione originale sul primo e secondo “pin” del “jumper”, riattaccare la corrente e riaccendere il PC.

È evidente che, dopo questa operazione che ripristina i dati originali di fabbrica, dovrete reimpostare tutte le modifiche fatte in precedenza, diminuendo ovviamente uno o più dei valori immessi per l’overclocking.

Entrando nel Bios avrete accesso nell’ordine alle seguenti funzioni:

Main
Qui non c’è molto da regolare salvo l’ora e la data e verificare che le varie periferiche siano state correttamente riconosciute.

IDE Configuration

  • Come indicato nella “User Guide” di ASUS, regolate l’Onboard IDE Operating Mode su “Enhanced” se avete Windows 2000 p XP o una versione più aggiornata; regolate invece su “Compatible” se il vostro Window è più vecchio. Per Linux e altri OS bisogna controllare la loro versione del Kernel.
  • Se non avete HDD SATA o altre periferiche SATA regolate l’Enhanced Mode Support su “P-ATA” poiché la modalità “S-ATA” è un po’ più lenta. Se avete solo periferiche SATA allora selezionate “S-ATA” ed ovviamente, se avete entrambi ATA e SATA, scegliete il modo “P-ATA+S-ATA”
  • Se avete una batteria di dischi “Raid” sarà necessario definire i parametri e poi selezionare il Serial ATA Bootrom solo se volete usare il vostro Raid come disco di partenza.
  • Se non utilizzate 1 dei 2 canali IDE predisposti selezionate “Disable” per quel canale.
  • Advanced
    Nel menu JumperFree Configurations:

  • Selezionare “Manual” per l’AI Overclock Tuner
  • Innalzare di un paio di MHz alla volta la CPU external Frequency
  • DRAM Frequency: se posizionata su “Auto” non si può fare l’overclocking. Se la si posiziona su 400MHz significa che aumentando l’FSB di 1MHz aumenta di 1MHz anche la frequenza della Ram. Questa modalità è anche definita 1:1 per il rapporto paritetico che ha con il FSB. Se si posiziona su 320 la frequenza della Ram aumenta di 4MHz ogni 5MHz di incremento nella FSB, modalità definita come 5:4. Se si seleziona 266 la frequenza della Ram crescerà di 2MHz ogni 3MHz di aumento della FSB, modalità definito come 3:2. Per quanto possibile, cercate di restare nel sistema 1:1 che consente di avere una banda più ampia.
  • AGP/PCI Frequency: selezionare 66.66/33.33 per non avere dati “corrotti” quando eseguite l’overclocking.
  • CPU VCore: iniziate selezionando il valore più basso sul vostro menu (per me era di 1,55V) e cercate di aumentare progressivamente la frequenza di FSB sino al massimo possibile, provando ogni volta se Windows riesce a caricare. Quando si produrranno dei crash di programmi o dei freezing del sistema in generale, si deve iniziare ad aumentare il Vcore facendo molta attenzione alle temperature del PC (se non volete grigliare la CPU). Evitate di superare 50°C per i processori P4 Northwood e 60°C quelli Prescott a pieno carico. Indipendentemente dal sistema di raffreddamento che usate, suggerisco di restare sotto 1.7V per i Northwood e non superare 1.45V oppure 1.55V per i Prescott, a seconda delle caratteristiche della CPU (per più di informazioni sul massimo voltaggio consigliato per la vostra CPU andate sul sito Intel indicato più in basso). Superando queste tensioni c’è il rischio di danni irreversibili alla CPU o, peggio, la sindrome di morte improvvisa, cioè quando la CPU è morta per sempre.
    Nota importante: le temperature riportate nell'utility “Asus probe” è risaputo che indicano circa 5°C in meno delle temperature effettive. Da notare che il voltaggio per il 2.8A D0 (Prescott) è 0,956V-1,052V
  • DDR Reference Voltage si pone normalmente su 2,75V: personalmente suggerisco 2,85V quando si usano memorie OCZ, Mushkin o Kingston.
  • AGP VDDQ Voltage è bene lasciarlo a 1,5V a meno che non abbiate modificato i voltaggi della scheda grafica. Aumentare il voltaggio senza una scheda modificata non vi darebbe più potenza per l’overclocking ma solo ridurrebbe la stabilità del VCore.
  • Performance mode deve essere posizionato su “Turbo”.

Nel menu CPU Configuration:

  • CPUID Maximum Value Limit: selezionare “Disabled” a meno che il vostro OS sia Windows 95 e, forse, Windows 98.
  • Hyper Threading Technology: selezionare “Enabled”.

Nel menu Chipset:

  • Configure DRAM Timing by SPD: selezionare “Disabled”.
  • Aumentare i timing di CAS, RAS, RAS to CAS, e DRAM Precharge posizionandoli ad esempio su 3-4-4-8 e poi cercare di abbassarli dopo avere raggiunto il miglior overclock. Se siete fortunati dovreste riuscire a raggiungere 2,5-3-3-6.
  • DRAM Burst Lenght: selezionare “8” per dare più stabilità. Se la ponete sul valore “4” sarete leggermente più veloci.
  • Performance Acceleration Mode: selazionare “Enabled” specialmente dopo aver abbassato i timings come descritto sopra
  • DRAM Idle Timer: selezionare “Infinite”.
  • Dram Refresh Rate: selezionare “7,8uSec”. Alcuni sembrano ottenere migliori risultati con “64uSec”.
  • Graphic Aperture Size: selezionare “64MB” se avete una scheda grafica da 256MB e “128MB” per ogni altra scheda grafica con almeno 64MB. Riferirsi alle Extra Note riportate più sotto in questa guida.
  • Spread Spectrum: selezionare “Disabled”.
  • ICH: selezionare “Enabled” solo se state usando una PCI Card versione 2.1, come una SB Audigy ZS. Selezionando “Enabled” le temperature diventano un poco più alte.
  • MPS Revision: selezionare “1,4”.

Nel menu Onboard Devices Configuration:

  • AC’97 Audio: selezionare “Disabled” se avete una scheda audio PCI.
  • Promise Controller: selezionare “Disabled” salvo se avete installato un drive sopra questo controller. È comunque meglio usare il Northbridge prima di attivare il chip Promise. Se questo viene attivato dovrete scegliere fra IDE e Raid. Scegliete “Raid” se avete 2HD che volete usare in modalità Raid o se avete un dispositivo sull’ATA-133 Promise, selezionate “IDE” se avete 1 o 2 dischi SATA.
  • IEEE 1394: selezionate “Disabled” se non utilizzate dispositivi “firewire”.
  • Onboard LAN: selezionate “Disabled” se non usate tale funzione. Se scegliete “Enabled” dovreste porre Onboard LAN Boot ROM su “Disabled” a meno che non vogliate poter usare il PC da remoto.
  • Serial Port: Parallel Port e Game/MIDI Port selezionate “Disabled” se non le usate.

Nel menu PCIPnP:

  • Plug And Play O/S: non ho notato alcuna differenza fra “Yes” e “No”
  • PCI Latency Timer: selezionate 32 per avere migliori prestazioni.

Nel menu USB Configuration:

  • USB Function: scegliete il valore più basso possibile, il mio è con 2 porte USB attive
  • Legacy USB: selezionate “Disabled”.
  • USB 2.0: selezionate “Disabled” a meno che avete qualche apparecchio USB 2.0 collegato.

Nel menu Speech Configuration:

  • Speech Post Reporter: lasciarlo “Disabled”

Nel menu Instant Music Configuration:

  • Instant Music: lasciarlo “Disabled”.

Power e Boot
Niente di particolare da regolare, è piuttosto una questione di scelte personali.


Note Extra

HD & Peripherals Management
In caso sia necessario, fornisco, qui di seguito, un aiuto extra per regolare i vostri HDD ed eventuali “Optical devices” (apparecchi ottici) collegati al PC. Se possibile, collegate le vostre unità sui connettori dell'ICH5, cioè sui 2 ATA100 vicino al floppy e sui 2 SATA posti in alto, poiché l’ICH5 è leggermente più veloce del Promise.

È giusto notare che i connettori dell'ICH5 sono solo ATA100 mentre i Promise sono ATA133, ma bisogna considerare che tale banda non verrà mai saturata dalla banda dati di un hard disk. Le prestazioni migliori dell'ICH5 sono anche accompagnate da un minor consumo di corrente ed un avvio più rapido poiché il Promise sarà inattivo.

Se avete solo dischi ATA, se possibile, dovreste collegare gli HDD con il sistema operativo solo sul canale IDE principale (Master) e collegare l’unità CD/DVD sul canale IDE secondario (Master). Cercate sempre di collegare l’HDD ed il masterizzatore o lettore CD/DVD su differenti canali IDE, così avrete un maggiore trasferimento di dati durante la registrazione dei CD.

Poi, se avete un secondo HDD dovrete collegarlo sul “Primary IDE slave” e se avete una seconda unità CD/DVD dovete collegarla sul “secondary IDE slave”. Se invece non avete un secondo HDD ma avete una seconda unità CD/DVD, dovrete collegarla sul canale principale IDE “slave” (per le copie dirette da CD a CD).

Se avete dischi SATA vi suggerisco di metterci sopra l’OS (specialmente se li utilizzare in Raid 0). In questo modo avrete i canali IDE completamente liberi quando farete la registrazione di CD. Per le regolazioni del chipset Promise, sembra che su “Raid 0” la migliore dimensione dei blocchi (cluster size) sia quella di 64k che mantiene una buona velocità e flessibilità.

Ram Timings & FSB
La correlazione fra FSB e Timings delle memorie è indiretta, ma l’FSB influenza direttamente la velocità della Ram attraverso il divisore. Ovviamente qualunque sia il divisore, più alta è la frequenza di FSB, più alta sarà la frequenza della Ram.

Fino a che non raggiungerete il limite ufficiale della Ram non avrete problemi di sorta a tenere i “timings” della stessa al loro valore nominale (a meno che non vi sia capitata una Ram problematica). Con una buona Ram si possono anche ottenere migliori “timings” di quelli nominali ma più si supera la frequenza nominale della Ram (per esempio io ho la mia PC3500 che funziona quasi alla velocità di una PC4000) più i transistors della memoria saranno sollecitati e più dovrete abbassare i “timings” per tenere stabile il sistema.

Anche se i sistemi Intel sono più sensibili alla velocità FSB/Ram che ai Timings delle memorie, la miglior cosa da fare è sempre prima alzare il più possibile i timings, raggiungere la massima velocità stabile di FSB/Ram e solo allora cercare di ridurre i Timings. Non saltate, però, da 3-4-4-8 a 2-2-2-5 perchè vi ritrovereste sicuramente a trafficare sul “Jumper”, seguendo le procedure sopra descritte, per ripristinare i dati originali sul CMOS. Bisogna procedere molto lentamente iniziando a ridurre la CAS Latency e poi le altre voci una per una. Fermo restando la frequenza e abbassando i Timings (CAS, RAS, RAS to CAS e DRAM Precharge) le prestazioni della memoria risulteranno migliori.

La “CAS latency” è sostanzialmente il numero di “clock cycles” (o Ticks segnalato con T) che passano fra il ricevimento dell’ordine “read” ed il momento che la Ram inizia la lettura. Ovviamente numeri più bassi significano minor ritardo della Ram nell’eseguire l’ordine di lettura ricevuto.

La memoria può essere in pratica visualizzata come una tabella in cui ogni casella è un “bit” o pezzetto di informazione. La “CAS latency” è il tempo, in cicli di clock, per fare la ricerca globale dei bit fra le colonne, la RAS è quello per le righe.

Il particolare funzionamento fra processore, Ram e HD alla richiesta, ricerca e risposta dei dati, avviene utilizzando molto più spesso la CAS (colonne) che la RAS (righe). Abbassando bene i Timings si ottiene un piccolo guadagno nella velocità della CAS e della RAS anche se questa non è la cosa più importante. Logicamente se utilizzate un elevato FSB assieme a Timings (della CAS e RAS) molto spinti avrete sempre prestazioni migliori che con un elevato FSB e Timings (della CAS e RAS) elevati. Lo scopo finale è di avere il massimo delle prestazioni dal vostro PC.

VGA Aperture Size
La “VGA Aperture” è una porzione di indirizzi della memoria PCI dedicata agli indirizzi della scheda AGP, mentre il GART (Graphic Address Relocation Table) è un interprete che traduce gli indirizzi della memoria AGP in indirizzi reali sulla RAM (mappaggio) che risultano spesso frammentati. Il GART permette alle schede grafiche di vedere le zone di memoria disponibili sulla RAM come zone di memoria contigue.

Le informazioni scambiate dalla scheda video, cadenzate dai cicli interni (Host cycles), che giungono alla ”Aperture range” sono inviate al bus AGP senza bisogno di traduzione. L’”Aperture size” determina la quantità massima di memoria del sistema che può essere allocata alla scheda grafica AGP per la memorizzazione delle texture.

Da notare che l’”AGP aperture” è solo uno spazio di indirizzi e non una vera memoria fisica. Anche se è frequente sentire persone che raccomandano la dimensione della “AGP aperture” grande quanto la metà della memoria del sistema questo è sbagliato!

Il bisogno di spazio per la memoria AGP si riduce quando la memoria locale (Video RAM) della scheda grafica aumenta di dimensione. Questo perchè la scheda grafica avrà uno spazio maggiore di memoria locale da dedicare al “texture storage”. Quindi se cambiate la scheda grafica con una che ha più memoria non dovete erroneamente credere di aver bisogno di una più grande memoria AGP, al contrario basterà uno spazio di memoria AGP più piccolo.

Si raccomanda di tenere l’”AGP Aperture” fra “64MB” e “128MB” anche se la scheda grafica che usate ha molta memoria di base. Questo permette flessibilità nel caso si verifichi la necessità di avere più memoria per la “texture storage” e consentirà di tenere il GART entro una ragionevole dimensione.